Pokémon Royal Hunters

Pokèmon CreepyPasta

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Aleinfernape
     
    .

    User deleted


    Ecco a voi due storie di pokèmon CreepyPasta che mi hanno fatto riflettere e spaventare:
    Circa un mese fa, ho comprato una seconda cartuccia di pokémon rosso su eBay, im modo da poter cominciare una nuova partita senza incasinare il mio salvataggio. Non appena ebbi confrontato la nuova cartuccia con la vecchia, capii che o era un gioco di contrabbando, o era stato prodotto da un' altra parte. Dalla foto si vede che l' etichetta è troppo grande, e che la plastica è di scarsa qualità, quasi trasparente (se guardi bene, puoi vedere la batteria interna nella seconda cassetta, mentre non puoi vedere assolutamente attraverso la prima). Quando l' avviai, ebbi solo un' opzione - nuovo gioco. Al contrario della mia adorata cartuccia, questa non aveva nessun segno che indicasse di essere mai stata usata o inserita nel GBC.




    Beh, che cavolo, pensai. Avevo speso un sacco di soldi per i Pokémon, e una copia pirata non mi avrebbe certo ucciso. Lo inserii nel GBC, e cominciai a giocare.
    Un paio di settimane fa, persi il mio GBC per un po', e quindi dovetti usare il mio SP. Niente di grave, pensai.
    Quando avviai il gioco, stranamente, la retroilluminazione del mio SP si abbassò, come se stessi giocando con un Game Boy Advance o Color. Pensai che fosse parecchio bizzarro, considerato che il più basso livello di illuminazione del mio schermo era comunque più luminoso dell' illuminazione massima dei miei amici (che non lo tenevano bene quanto me); quindi era difficile pensare che la retroilluminazione se ne sarebbe andata da un momento all' altro. Ma non appena cominciai a giocare a Zaffiro, lo schermo tornò luminoso. Avevo usato tranquillamente il mio primo Rosso, e non l' avevo mai visto come un vecchio gioco del Game Boy, così pensai che il gioco era così scuro perché fatto male (il che non ha un caspita di senso, lo so).
    Adesso, ti starai chiedendo quando comincerò a raccontarti degli Unown che ho trovato nella mia squadra e di come il Buried Alive a Lavandonia ha cominciato a mangiarsi il mio personaggio, perché ogni volta che si parla di un gioco usato ci si aspetta che sia una qualche stupidata horror. Beh, non era tanto semplice. Giocai Lavandonia, La Torre Pokémon, tutto quanto, e non successe nulla di particolare. Non diventai un pazzo suicida per la musica, i miei pokémon non diventarono bianchi e non cominciarono a piangere sangue, niente di simile.
    Comunque, continuando a giocare, mi sembrò che avesse qualche glitch. Come la cassetta fatta di plasticaccia e l' etichetta che a malapena ci stava, il gioco stesso era scadente. Non ho mai giocato ai Pokémon su un emulatore, ma se dovessi tirare a indovinare direi che quando il file è stato copiato, un sacco di dati sono stati corrotti, e che dovevo farci attenzione, o si sarebbe bloccato.
    Per esempio, a volte nella grafica intorno al giocatore (lo chiamerò "Rosso", come ho fatto nel gioco. Sono un po' un suo fan.) comparivano delle barre colorate, la cartuccia si bloccava, e la musica si fermava su qualsiasi nota stesse suonando, e diventava un lamento acuto e disturbato mentre resettavo. Questo accadeva ogni volta che provavo a usare la bicicletta dentro una caverna o un edificio.
    Ero quasi sicuro che fosse un normale gioco piratato, finché non esaminai il SNES nel centro commerciale di Zafferanopoli. Non giudicatemi, ma essendo un fan di Rosso, mi è sempre piaciuto quando il gioco dice qualcosa dal suo punto di vista, tipo "Questo piacerebbe a papà!" quando esamini il SNES, o "Adesso dovrei andare..." quando sei davanti alla TV; soprattutto visto che il giocatore non dice mai nulla dal punto in cui, per scherzo, gli sviluppatori non hanno fatto dire a Rosso niente più che "..." quando lo incontri in O/A/C.
    Comunque, quando esaminai il SNES, dove Rosso normalmente dice "Questo piacerebbe a papà!", al suo posto vidi il testo "Dov'è PAPÀ?"
    Lo esaminai di nuovo, stessa cosa. Ci risi sopra, pensando, per qualche ragione, che fosse stato tradotto male (non chiedetemi come ho fatto a pensare che avesse un qualche senso). Sotto sotto, quasi speravo che fosse un gioco modificato, perché ehy, se avessi preso una schermata e l' avessi postata su 4chan, perlomeno avrei potuto passare un pomeriggio a riderci su.
    Andai al piano successivo, dopodiché tornai di sotto, e controllai di nuovo il NES. Con mia grande sorpresa, il messaggio era cambiato. Adesso, Rosso diceva "Chi mi ha creato?"
    A questo punto, ero abbastanza sicuro che il dialogo fosse stato aggiunto da qualche hacker, e pensai che fosse semplicemente FANTASTICO. Cavoli, Rosso che si rendeva conto di essere solo il personaggio di un videogioco. Era una cosa divertente.
    Dopo questo, e dopo aver cercato inutilmente qualche altro dialogo aggiunto, continuai con la storia. A quel punto, ero più o meno alla parte dove devi andare all' Isola Cannella e alle Isole Spumarine.
    Ma le glitch stavano peggiorando. Qualche volta, la mappa si distorceva, come nella "città dei numeri", e Rosso si ritrovava a usare Surf su un albero o su una casa, e non mi potevo muovere. Dovevo usare Volo e provare di nuovo. Da bambino, mi era sempre piaciuto fare il trucco di MissingNo e della città dei numeri, e avevo anche un Gameshark, quindi i trucchi erano abbastanza fighi. Comunque, riuscii a raggiungere l' Isola Cannella.
    Ora, essendo un' appassionato di glitch, ovviamente la prima cosa che feci fu volare a Smeraldopoli e fare il trucco del vecchietto. Ma a dispetto di quante volte tentai, non riuscii a far apparire un MissingNo. Pensai che forse la cartuccia era stata modificata per non far funzionare i trucchi, visto che la cartuccia aveva più errori di tutto Bosco Smeraldo.
    Comunque, quando entrai a Villa Pokémon, fui accolto dal seguente testo:

    ROSSO: Bel tentativo, Rosso.

    Era ovvio che quel "Rosso" era il nome che *io* avevo dato al mio personaggio. Quello che mi fece rabbrividire fu quel "ROSSO" scritto tutto maiuscolo, come fosse lui a parlare.
    A quel punto, ero ormai certo di avere un gioco modificato. Quel maledetto di un protagonista mi stava dicendo "Bel tentativo" dopo che avevo fallito nel far apparire un MissingNo.
    Il gioco si bloccò, e lo riavviai. Non avevo salvato da prima di provare il trucco di MissingNo, ma quando riaccesi il gioco ero di nuovo a Villa Pokémon, esattamente dove mi era apparsa la finestra di dialogo. Potevo muovermi di nuovo, così andai avanti ed esplorai la Villa. Chiamatemi fighetta, ma nonostante il mio entusiasmo ero spaventato, così giocai lentamente e con tutte le luci accese. Stavo ancora giocando con il mio SP, e la retroilluminazione non funzionava ancora, così lo usai come giustificazione per il mio essere un grandissimo codardo.
    Le cose si fecero sempre più strane. Dopo aver lasciato la villa, ricevetti un messaggio.

    DING-DONG! Tempo scaduto! Il tuo gioco safari è finito!

    Avendo già fatto la città di numeri, sapevo che questo accadeva ogni volta che volavi fuori dalla Zona Safari. Come previsto, mi ritrovai fuori dal cancello della Zona Safari non appena premetti "A", con i commessi che mi chiedevano se avessi avuto una buona caccia.
    Ebbi un' immensa sensazione di inquietudine quando lasciai la Zona Safari, temendo che mi sarei ritrovato nella città di numeri, o peggio. Avevo un pokémon volante, ma cercate di capire, il tutto era piuttosto snervante.
    Invece mi ritrovai a Biancavilla, ma non c'era musica, niente. Apparve un' altra casella di testo:

    ROSSO: Qui non è da dove provengo. Mi hanno mentito.

    Dopo questa non potevo muovere il personaggio, e quindi stavo per resettare, ma qualcosa mi fermò. Invece, aprii il menù con Start, e cercai di volare via da quel posto; ma, con mio orrore, il Pidgeot che usavo per Volo non c'era più. Solo i miei Blastoise, Exeggutor, Kadabra, Mew (ottenuto con la glitch) e Kangaskhan. Al posto di Pidgeot c'era un Raticate a livello 16 con 1 PS. Era avvelenato. Controllai le sue statistiche: aveva come AO "BLU", e conosceva Iper Raggio, Attacco Rapido, Bagliore e Capocciata. Non sapevo nemmeno se Raticate potesse imparare tutte queste mosse.
    Avevo persino sentito dire che il Raticate di Gary Oak moriva (veramente) nel gioco, ma avevo chiamato Gary "*DOUCHE"* per farmi qualche risata. Immaginai che "BLU" come nome dell' allenatore originale venisse dal fatto che Blu era l' opposto di Rosso, come se fosse stato scambiato da Pokémon Blu. Sapevo che Rattata non si evolve prima del livello 20, quindi era ovviamente una hack.
    Avevo degli Antidoti e delle Pozioni nella borsa, quindi pensai, che diavolo, che l' avrei curato. Ma quando lasciai il menù POKÈMON, anche il menù Start si richiuse,e non ci fu verso di riaprirlo. Provai a camminare, e questa volta fui in grado di muovermi. Feci un paio di passi, dimenticandomi del veleno finché non apparve un dialogo:

    ROSSO: Lo abbiamo ucciso.

    A questo punto, mi stavo un po' spaventando. Controllai la mia squadra, e Raticate non c'era per niente. Non c'era neanche il mio Pidgeot. Lo slot era vuoto. Provai a chiudere il menù e muovermi di nuovo, ma niente. Non volevo spegnere il gioco nel caso avesse in qualche modo salvato di nuovo in automatico, così continuai semplicemente a muovermi, prima di ricordarmi che il mio Kadabra conosceva ancora Teletrasporto. Premetti Start, ma non successe niente. Provai di nuovo a camminare, ma non mi potevo muovere. No... Rosso non mi lasciava muovere.

    ROSSO: Questo è successo a me. Perché?

    A questo punto tolsi la hack di Pokémon Rosso, e misi Pokémon Rosso Fuoco. Come nella mia vecchia partita, avevo chiamato il mio giocatore "Rosso"; per qualche ragione, mi metteva ancora a disagio. Cominciai, e con mio orrore, lo schermo era ancora oscurato. Scelsi "CONTINUA" nel menù principale, ma quando provai ad aprire il mio gioco, ricevetti il messaggio che diceva che i dati salvati erano persi o corrotti; quando cominciai, il gioco si bloccò, la musica divenne un lamento fastidioso.
    A questo punto, volevo solo disperatamente giocare a un gioco dei Pokémon dove non ci fosse qualcosa di strano, ed ero arrabbiato, pensando che il mio Rosso Fuoco fosse rotto, quindi ci buttai dentro Zaffiro e lo feci partire. Lo schermo si illuminò normalmente. Pensai per un momento che magari ci fosse qualcosa di strano nel mio SP che mi avesse rotto Rosso Fuoco, e caspita, non volevo che lo rifacesse con il mio Jirachi che avevo preso da Colosseum e il Feebas che avevo impiegato un' ora a trovare, così spensi e tolsi la cartuccia.
    Ricominciai a giocare quello che chiamavo "Rosso Errore" circa una settimana fa. Quando lo feci ripartire, mi trovavo ancora a Biancavilla , c'era a musica e sembrava tutto normale, eccetto che per il posto vuoto nella mia squadra e lo schermo del mio SP che non si illuminava più. Andai in bici fino a Smeraldopoli, e trovai il mio Pidgeot al sicuro nel mio PC, quindi pensai, che cavolo, lo ripresi e volai all' Isola Cannella per combattere Blaine.
    Quando stavo per sbloccare la palestra, sorpresa! Un' altra casella di testo:

    ROSSO: No.

    Non importo quante volte provai, il gioco si rifiutava di credere che avessi la caspita di Chiave Segreta, nonostante l' avessi lì nella mia borsa. Rosso non mi lasciava entrare.

    ROSSO: Tutto quello che mi è successo, è successo perché il mondo ha lasciato che mi accadesse. Non sono diventato un eroe per conto mio! Sono stato manipolato. Non ho mai sbloccato quella porta. La porta era aperta perché il gioco mi ci aveva fatto entrare. Ogni cosa che fai, la fai perché il GIOCO te la permette.

    Per come erano fatte le caselle di testo, mi ci volle davvero molto per farlo scorrere tutto, e per tutto il tempo scrivevo cosa mi stava dicendo per averlo come riferimento. Le cose si stavano facendo un po' troppo "Silent Hill" per me, e, ancora una volta, provai a muovermi, ma Rosso non me lo permise.

    ROSSO: Adesso ti mostrerò come ci si sente a non poter scegliere il proprio destino

    Mi arresi e aprii il menù Start di nuovo, lieto di poterlo fare, e usai Pidgeot per volare via di lì. Sapevo che potevo farlo perché era Rosso a permettermi di fuggire. Stava giocando con me.
    Beh, cavolo, pensai. Aprii il menù e volai a Fucsiapoli. Quando ci arrivai, per poco non me la feci addosso e quasi lasciai cadere il mio SP.
    Era la città dei numeri che raggiungi usando Surf lungo la costa dell' Isola Cannella. Immediatamente, comparve il menù, come fa quando fai il trucco di Mew, e mi chiedeva di salvare il gioco. Non c'era l' opzione "No", e premere B non serviva a niente. Spensi il gioco.
    Quando lo riaccesi, ero ancora nella città di numeri. Controllai la mia squadra, come Rosso voleva che facessi - Pidgeot e Kadabra erano ancora lì, ma invece che i "TELETRASPORTO" e "VOLO" che dovevo comparire selezionandoli, c'era solo "MALEDETTO". Non "MALEDIZIONE", come in quella stupida pasta di Creepy Black, proprio "MALEDETTO". Fui abbastanza intelligente da non premerlo. Schiacciai B finché non fui di nuovo fuori dal menù. Rosso mi stava dicendo qualcosa.

    ROSSO: Tu resti qui con me, Rosso. Mi hanno rimpiazzato perché ero pieno di ERRORI, e non buono abbastanza. Pensavo questa fosse la mia storia, ma sono solo il personaggio di un videogioco. Mi hanno tolto tutto. La mia VOCE. La mia LIBERTÀ. La mia GLORIA. Mi hanno rimpiazzato col ragazzino dagli occhi castani.

    Capii che si riferiva alla versione Rosso Fuoco, e alle versioni Oro, Argento e Cristallo dove era stato degradato a boss finale.
    Mi lasciò muovere, e, con mia sorpresa, il gioco non si bloccò più, nemmeno quando camminavo sull' acqua e attraversavo le case.
    A un certo punto, credo che mi spinsi troppo oltre, perché lo schermo si fece nero attorno al mio giocatore.

    ROSSO: Ti sembra che io sia uno scherzo?

    Comparvero le opzioni SÌ / NO. Non ti so dire quanto veloce scelsi "NO".

    ROSSO: Allora perché mi fai questo? Perché corrompi il mio mondo, mostrandomi ERRORI che non ci dovrebbero essere? Perché vuoi farmi male con MISSINGNO?

    Non avevo mai voluto fare del male a Rosso. Era solo per divertimento. Il gioco aveva dei bug, e tutti noi li abbiamo smascherati solo per ridere. Giusto?

    ROSSO: Perché devo morire? Solo perché sono l' eroe?

    Spensi il mio gioco. Quella notte, sognai che ero un allenatore di Pokémon - il giocatore di Rosso Fuoco, al quale non penserò mai più come "Rosso". Ero inseguito da una figura bianca come un cadavere. Anche se non potevo sentire dolore durante il sonno (so che ad alcune persone capita), la figura pallida mi catturò, e mi lacerò il petto e i fianchi con le sue unghie. L' ultima cosa che vedetti prima di svegliarmi fu il volto del mio assalitore - Un ragazzino con occhi rossi scintillanti, capelli neri, e un cappellino rosso e bianco.
    Nei giorni seguenti, quando giocavo era perché dovevo. Ero bloccato nell' oscurità, perché Rosso non mi lasciava andare. Perché era stato abbandonato e dimenticato, lasciato alla mercé dei giocatori nostalgici che volevano solo provare gli errori. Siccome giocavo così tanto, avevo quasi sempre mal di testa per i suoni acuti che il gioco emetteva. Dovetti mettermi in malattia. Non potevo muovermi, ma trovavo confortante fissare lo schermo con lo sfondo nero e il mio giocatore. Rosso non mi disse più niente.
    Non potei più giocare con Rosso Fuoco, anche se funzionava sul mio DS. Ieri, ho finalmente raggiunto il Monte Argento su Heart Gold, ma non me la sono sentita di combattere Rosso. Non sapevo cosa mi avrebbe fatto se avessi battuto il suo rimpiazzo. Sarebbe stato arrabbiato? Felice? La sconfitta avrebbe fatto riposare il suo spirito in pace? Non lo sapevo. Non importa quante volte possa finire il gioco, Rosso subirà sempre lo stesso destino, perché è un eroe, e perché il gioco li lascia fare solo un certo tanto. Rosso non potrà provare più l' ebrezza di essere un eroe, e nemmeno noi. Non importa quante volte ricominci la partita, non sarà mai come la prima volta. Sai cosa succederà, e giochi solo per nostalgia, perché adesso, per te, è soltanto un gioco.
    Ho ucciso Rosso, e così hai fatto tu. Al contrario di Ash Ketchum, non sarà mai l' eroe di un nuovo gioco in una regione nuova di zecca. In Heart Gold, il successore di Oro, Ethan, si è persino preso i suoi obbiettivi, andando a catturare i pokémon per i quali Rosso ha penato così tanto - Mewtwo, Zapdos, Articuno e Moltres. La sua vita è finita. È diventato una tale leggenda che non ha più niente da fare di cui essere di nuovo orgoglioso.
    Ho finito "Rosso Errore" ieri, quando finalmente ho controllato la mia Scheda Allenatore. C'era un' immagine di Rosso come appare in O/A/C, Ma nello schema monocromatico del gioco, solo rosso su verde. Guardando da vicino, i pixel rossi che componevano la sua camicia mi apparvero rossi e disegnati strani, come se stesse sanguinando dal petto. Nessuna medaglia o tempo di gioco, solo l' immagine. Quando tornai al menù, al posto di "Rosso" come mio nome per accedere alla Scheda Allenatore, comparve la scritta "ANDATO". Lo selezionai, e, questa volta, la scheda era vuota.

    ROSSO: Vai avanti e dimenticami, adesso. Addio.

    Il gioco si resettò, come fa quando batti il campione, e questa volta c'era una sola opzione - NUOVO GIOCO.
    Oggi ho ritrovato il mio GBC, e cominciato a giocarci. Quando ho provato il mio SP, lo schermo si è illuminato e tutto era normale. Ho dovuto ricominciare una nuova partita in Rosso Fuoco, ma funziona di nuovo. Anche la versione pirata di Pokémon Rosso funziona bene, nessun errore. Ma non potrò mai più vedere il silenzio di Rosso allo stesso modo, e nemmeno i MissingNo e la città dei numeri. Ho un rispetto molto più profondo per i "protagonisti silenziosi" del gioco, per tutto quello che li facciamo passare. Una volta Lavandonia mi inquietava, ma ora la trovo molto pacifica, visto che nemmeno Rosso, che voleva vendetta su un mondo che l' aveva trattato in modo orribile, non aveva mai potuto fare disastri nel luogo di riposo dei pokémon deceduti.
    Un giorno, spero che smetterò di svegliarmi con questi graffi sul torace.


    Salve, il mio nome è Anon. Io sono una di quelle persone che potreste definire "Collezionisti di giochi falsi", in questo caso della serie Pokémon. Pokémon Diamante e Giada, ChaosBlack, ecc. È incredibile la quantità di materiale "farlocco" che si trova in negozietti dell'usato e simili.
    Solitamente sono spassosi: anche se sono ingiocabili (e ve l'assicuro, molti lo sono), le traduzioni sballate e la bassa qualità rendono l'esperienza stranamente divertente.
    Sono stato in grado di trovare molte cartucce che già avevo giocato Online, però ne rimane una che non ho trovato in rete.
    La comprai parecchio tempo fa, ad un negozietto di merce usata.
    Allego al mio testo un'immagine della cartuccia, nel caso qualcuno la riconoscesse. Sfortunatamente, quando due anni fa mi trasferii, perdetti il gioco durante le vacanze estive. Probabilmente ho lasciato la cartuccia in albergo.




    Il gioco cominciò con il familiare filmatino di Nidoran e Gengar, tipico delle versioni rossa e blu. Proseguendo, notai che la schermata dello "start" era stata alterata. Rosso (il protagonista) era lì, ma affianco a lui non c'era alcun pokémon.
    Oltretutto, sotto il logo Pokémon, vigeva la scritta "Black Version".
    Selezionando "Nuovo Gioco", la schermata col prof. Oak apparve come di regola. Subito capii che si trattava di una cartuccia di Pokémon Rosso.
    Dopo aver selezionato lo starter, ovvero il Pokémon per cominciare l'avventura, quando andavi a visualizzare il team, oltre al Pokémon scelto (quindi bulbasaur, squirtle o charmander) c'era un altro Pokémon.

    "SPETTRO"

    Il pokémon era a livello 1. Lo sprite di gioco era quello di uno dei fantasmi nella Torre Pokémon quando non hai ancora ottenuto la Spettrosonda.
    Aveva un solo attacco - "Maledizione" - So che esiste già un attacco chiamato Maledizione, ma quest'ultimo ancora non esisteva nella prima generazione di Pokémon, quindi era evidente che la cartuccia fosse stata hackata.
    I Pokémon avversari erano impossibilitati ad attaccare Spettro - semplicemente, diceva che il Pokémon avversario era troppo impaurito per attaccare.
    Quando "Maledizione" veniva usata in battaglia, lo schermo di gioco diveniva nero.
    In quello stesso istante si poteva udire il verso del Pokémon avversario, però sembrava distorto, come se suonato con un pitch molto basso.
    La schermata di battaglia così si riapriva, col pokémon nemico sparito nel nulla. Se usato in battaglia contro un allenatore, sulla barra delle Pokéballs avversarie in alto a sinistra, una delle sfere spariva assieme al pokémon nemico.
    Tutto ciò implicava che il Pokèmon era morto.
    Quel che è più strano è che dopo aver sconfitto un allenatore ed aver letto la scritta "Rosso riceve $200!" il pannello dei comandi di battaglia compariva nuovamente.
    Se sceglievi "Fuga", la battaglia terminava come di consueto.
    Potevi anche selezionare Maledizione. Se facevi ciò, una volta tornati alla mappa di gioco, lo sprite dell'allenatore sconfitto era sparito.
    Se si lasciava l'area e poi ci si tornava, il punto in cui prima c'era l'allenatore era ora rimpiazzato da una lapide, una di quelle che si trovano nella torre Pokémon di Lavandonia.
    La mossa "Maledizione" non poteva essere utilizzata in tutte le occasioni. Ad esempio, falliva contro altri Pokémon SPETTRO. Falliva anche quando la usavi su allenatori che avresti reincontrato più avanti, come Giovanni o il rivale. In alternativa, la tecnica poteva essere utilizzata nella sfida finale con uno di essi.
    Realizzai che lo scopo del gioco era questo, ovvero la possibilità di giocare con l'incatturabile SPETTRO delle vecchie versioni Rosso e Blu. E poiché Maledizione rendeva il gioco davvero facile, la usai praticamente per l'intera avventura.
    Però il gioco cambiò, dopo aver sconfitto i Superquattro.
    Dopo aver visualizzato la Sala d'Onore, che comprendeva solo Spettro e qualche altro Pokémon di basso livello, lo schermo divenne nero.
    Apparve una finestra di dialogo con su scritto
    "Molti anni dopo..."
    La schermata si riaprì dentro la Torre pokémon di Lavandonia. In piedi di fronte ad alcune lapidi c'era un anziano.
    Subito potevi realizzare che quel vecchietto era il tuo personaggio.
    La vecchia figura si muoveva lentamente rispetto alla normale velocità di camminata. Non avevi più alcun pokémon con te, neanche Spettro, che fino a poco prima era impossibile rimuovere dal Team.
    Il mondo del gioco era completamente vuoto: non c'era neanche un personaggio. Comunque, c'erano ancora le lapidi degli allenatori su cui avevo usato Maledizione. Solo camminando e vedendole, realizzai quante lapidi c'erano - quanti allenatori avevo Maledetto.
    Si poteva comunque andare dove volevi, fatta eccezione per le zone raggiungibili solo con le MN. Ed ovunque andavi, qualsiasi città visitassi, la musica in sottofondo rimaneva sempre quella di Lavandonia, in un ciclo infinito.
    Dopo aver girato quasi tutte le zone del gioco, mi accorsi che l'alberello che bloccava la via per la Grotta Diglett non era presente. Questo ti permetteva di tornare a Biancavilla.
    Entrando nella tua casa e piazzandoti nel punto preciso in cui cominci il gioco, lo schermo sarebbe divenuto nuovamente nero.
    Poi sarebbe apparso uno sprite di Caterpie...
    Rimpiazzato poi da quello di Ponyta...
    ...e poi da quello di Pidgey.
    Realizzai ben presto, durante il continuo comprarire di ogni Pokémon, che quelle erano tutte le creature su cui avevo usato Maledizione.
    Dopo che il team del mio rivale aveva finito di comparire, apparve un Bullo...
    ...poi un giocatore d'azzardo...
    ...poi il mio rivale.
    Loro, e tanti altri ancora, erano gli allenatori che avevo Maledetto.
    Durante questa sequenza la musica di Lavandonia era ancora udibile, ma lentamente le note rallentavano facendosi più cupe. Al momento in cui il tuo rivale compariva sullo schermo, il tema musicale era ormai ridotto ad una marcia demoniaca.
    Un'altra schermata nera.
    Pochi secondi dopo, una schermata di battaglia comparve.
    Lo sprite dell'allenatore era ora quello di un vecchio signore, lo stesso che ti insegna a catturare pokémon a Smeraldopoli.
    Il nemico da affrontare era Spettro, che comparve con la frase "SPETTRO vuole combattere!"
    Ero impossibilitato ad usare oggetti, e ormai non avevo più alcun Pokémon. Se provavi a scappare, non potevi.
    L'unica opzione era "LOTTA."
    Se si premeva lotta, immediatamente il tuo personaggio avrebbe usato Scontro, incapace di ferire Spettro ma abbassando di poco i tuoi HP.
    Quand'era il turno di Spettro, semplicemente diceva "..."
    Poi, una volta che i tuoi HP erano ormai ridotti ad una manciata, Spettro avrebbe finalmente usato Maledizione.
    Lo schermo divenne nero un'ultima volta. Indipendentemente dal bottone che avresti premuto, la schermata nera non accennava ad andarsene. Arrivato a questo punto, l'unica cosa che potevi fare era spegnere il gameboy.
    Quando riaccendevi la piccola console, l'unica opzione selezionabile era "Nuovo Gioco". La cartuccia aveva eliminato il precedente File.
    Ho rigiocato la cartuccia più e più volte, ed ogni volta il gioco terminava con quella sequenza. Avvolte ho anche evitato di usare Spettro, nonostante fosse impossibile rimuoverlo dalla squadra. In quel caso, non mi avrebbe mostrato la sequenza dei pokémon maledetti ma sarei stato catapultato all'agghiacciante "battaglia con Spettro".
    Non riesco a capire il significato di questa hack, né il perché il creatore l'abbia realizzata. Non è stata neanche commercializzata più di tanto, quindi non era a scopo di lucro. Per essere un gioco "farlocco", era davvero ben fatto.

    Sembrava voler lasciare un messaggio; credo di essere l'unico ad averlo recepito.

    Non sono completamente sicuro di cosa significasse...
    L'inevitabilità della morte?
    il nonsenso di quest'ultima?
    Probabilmente cercava solo di inserire morbosamente morte e tenebre in un gioco per bambini.
    C'è una cosa davvero bella, del mondo Pokémon. I pokémon sono armi, ma al contempo degli amici.
    Combattono fino alla morte, ma non muoiono mai.
    Rimangono sempre in tua attesa al centro pokémon, guariti e pronti per una nuova avventura.
    Un po come Nintendogs: i cuccioli non crescono mai, rimanendo piccoli, giocosi, innocenti.
    Ti preoccupi per loro, giochi con loro. Ma loro non dovranno mai combattere con quella cosa che tutti noi dovremo affrontare:
    Invecchiare.
    La maledizione della nostra mortalità.
    Forse questa hack è solo uno scherzo per spaventare i bambini. Ma i bimbi si chiedono mai cose come "i Pokémon possono morire?"
    Potrebbero, dopo aver giocato la cartuccia.
    Forse questo era l'obiettivo - far riflettere il giocatore. "Cosa succede ai Pokémon quando muoiono?"
    E probabilmente, questa è tra tutte la cosa più spaventosa. Perché ciò significa che la maledizione dello Spettro esiste veramente.
    E se siamo maledetti...
    Cosa ne sarà di noi, quando moriremo?


    per ora è tutto!

    PS: se siete facilmente impressionabili è sconsigliato leggerle.

    Edited by Aleinfernape - 27/5/2012, 15:14
     
    Top
    .
  2. Grovyle~97™
     
    .

    User deleted


    2 paste che giá conoscevo... Comunque mi ha rubato l' idea delle pokepaste. Lol bravo
     
    Top
    .
  3. †he Gµi†åris†
     
    .

    User deleted


    bello...
     
    Top
    .
  4. Aleinfernape
     
    .

    User deleted


    Ne cerco altre, vi farò sapere su questo post
     
    Top
    .
  5. Aleinfernape
     
    .

    User deleted


    Ecco una Pasta che mi ha particolarmente inquietato, premetto che queste Creepy non sono state scritte da me tantomeno tradotte, io le cerco soltanto nel web, chi di voi vuole postare una Creepy è libero di farlo, quando ne avremo abbastanza vedrò di raccoglierle in un unico post.
    Allora, io e mio fratello, siamo praticamente cresciuti con i Pokémon. Da queste parti un po tutti i bambini ci sono cresciuti. Per noi era semplicemente perfetto- ogniqualvolta una nuova generazione usciva uno di noi avrebbe preso una versione, l'altro avrebbe preso l'altra.A primo impatto, questa storia suona un po come un racconto strappalacrime dove due persone inseparabili vanno per prendere due strade diverse... Beh, diciamo che è leggermente peggio.



    Gli anni passavano, ma noi continuavamo a collezionare. I gameboy erano ormai vecchi; li rimpiazzammo. Le cartucce si arrendevano smettendo di funzionare, così ne compravamo di nuove. Però noi cominciammo a separarci prima che R/S/E (NotadelMad: Rubino, Zaffiro e Smeraldo) fossero messi in vendita. Vedete, a quei tempi mio fratello aveva un Gameshark (riNotadelMad: hardware da montare al Gameboy dove si potevano inserire varie cheats). Eravamo in possesso delle più svariate hack e cheats di pokémon, ed anche se eravamo un po in ritardo e molti altri lo avevano prima di noi, ci sembrava una cosa fin troppo figa.

    La nostra prima cavia fu la vecchia versione "Blu" di mio fratello. Ci giochicchiammo giusto un po, nulla di eccezionale. Comunque in un qualche modo avevamo fottuto la cartuccia, che non voleva più funzionare. Dopo un paio di codici e niente più, quest'ultima freezò completamente e ci impossibilitava al continuare la partita. Ovviamente eravamo un po scossi, all'inizio; mio fratello aveva perduto ore ed ore di gioco, io cercavo di consolarlo, "dai, penso si possa rimpiazzare con una nuova cartuccia. Stupido Gameshark, è stato solo uno spreco di soldi."

    Ma fu proprio qui che le nostre strade si divisero. Dopo aver visto il macello che le cheats avevano combinato su Blu, mi opposi all'idea di hackare o cheattare le mie partite. (Che posso dirvi? sono una femminuccia. Provo sentimenti per i piccoli amici pixelati.) O almeno, non l'avrei fatto con quel gameshark. Mio fratello invece aveva preso il tutto come una sfida o qualcosa del genere- probabilmente dopo quell'avvenimento non l'ho mai visto giocare un gioco senza averlo hackato in un qualche modo. Già, abbiamo giocato a pokémon come le merde, amici. Purtroppo per noi non c'era poi molto da fare; vivevamo fuori in un paesino con pochissimi bambini, e i contadini non ci volevano tra i piedi... quindi... giocavamo a pokémon stesi sul tappeto, probabilmente tutto il giorno.

    Perdemmo il gameshark quando "traslocammo" in un'altra stanza. Fu costruita una nuova parte di casa, e probabilmente quell'aggeggio è sparito nel caos.

    Finalmente uscirono R/S/E, e dopo averli giocati eravamo entrambi d'accordo sul fatto che la qualità di intrattenimento era enormemente calata, rispetto alla vecchia generazione. Riprovammo comunque il gioco daccapo finendolo ancora, l'effetto fu semplicemente una gran botta di nostalgia. Però, dov'erano le nostre cartucce di G/S/C (ririNotadelMad: Oro, Argento e Cristallo)? Probabilmente impiegammo un mesetto buono sui tanti scatoloni che, causa tanta pigrizia, erano ancora chiusi. Finalmente trovammo un casino di vecchi aggeggi elettronici: il mio vecchio Gameboy Color viola ancora funzionante, quello rosso di mio fratello invece era contuso al punto da non poterci più infilare batterie dentro. Entrambi i nostri Gameboy Advance erano messi bene, e insieme a loro trovammo anche gli schermi luminosi e il cavetto gamelink, quello con le millemila uscite diverse con cui ero sempre stato 'oddio-facciamo-attenzione' per paura di ingarbugliare i diversi fili e doverlo buttare come il precedente.

    Prendemmo entrambi il possibile. Era così bello avere Giallo (che fu il primo primo e più amato gioco, e non parlo solo di pokémon), Rosso e Oro di nuovo tra le mani.

    Cominciammo a controllare tutte le cartucce per vedere i cari vecchi Salvataggi, infilandoci nei cari e dolci ricordi. Decidemmo che la prima generazione creava troppa nostalgia per essere cancellata, quindi lasciammo intatti i salvataggi. Io ricominciai Oro, lui ricominciò Argento. Subito lui tirò fuori dallo scatolone il vecchio Gameshark, infilandolo nello slot del GBA. Mi voltai lanciandogli un'occhiataccia. Ricordo bene cosa gli dissi.

    "Quel coso ucciderà il tuo gioco, lo sai."

    Mio fratello non ha mai sopportato le mie lamentele sull'"abusare dei poveri Pixel". Quindi dopo quella sentenza decisi di rimanere zitto, anche se il tutto aveva fatto in modo che mio fratello decidesse di non giocare insieme a me. Probabilmente quella mia frase era stata la goccia che fa traboccare il vaso; devo imparare a tenere per me i miei pensieri, davvero...

    Erano passati diversi giorni, dall'avvenimento. Ero fuori in veranda, gameboy tra le mani, pronto per andare contro la i Superquattro della Lega quando però mi accorsi che la mia squadra non era abbastanza potente... avevo bisogno di un aiutino. Il mio team non era ben bilanciato, e comunque al tempo non ero un allenatore abbastanza bravo da sapere come potenziare tutti i pokémon in squadra. Ricordavo che mio fratello ere due medaglie avanti a me l'ultima volta che avevamo controllato, così pensavo mi avrebbe prestato uno o due pokémonucci per salvarmi le chiappe.

    Ora, il fatto è che nelle ultime 24 ore ero stato a casa di un amico. Una volta giunto a casa abbandonai la cartella nella mia stanza, per poi buttarmi fuori al sole col mio GBA a giocare. Non avevo idea di dove mio fratello fosse arrivato... Per quel che ne sapevo, probabilmente aveva abbandonato il vecchio gioco per cominciarne uno nuovo... Che, pensai subito dopo, per me sarebbe stato il massimo poiché non avrebbe più avuto bisogno di quei pokémon e avrei avuto qualche possibilità di chiedergliene anche di più. Così entrai in casa, e mentre passavo per il soggiorno notai a terra tutte le cartucce dei pokémon di mio fratello. Alcune delle cartucce erano lacerate, come se qualcosa di tagliente ci fosse passato sopra. Anche il vecchio Pokémon Blu, deceduto tempo addietro e troppo affezionatocisi per buttarlo, era a terra con la plastica interamente scorticata e schiacciato sulla metà superiore. Inutilizzabile in tutto e per tutto.

    Ero leggermente spaventato. Il tutto doveva essere successo proprio stamattina, altrimenti la nostra mamma avrebbe visto il macello e sul tappeto non ci sarebbe alcun gioco. Infilando il GBA in tasca, camminai silenzioso verso la stanza di mio fratello, la porta non era chiusa a chiave. In qualche modo, questo mi spaventava ancor di più.

    Entrai, trovando mio fratello seduto all'angolo del suo letto. Il suo GBA era a terra, ridotto in pezzi. Sul letto, affianco a lui, vidi un martello e le forbici da giardinaggio di nostra madre. Non avevo mai visto la sua faccia così pallida, neanche la volta in cui un ragazzo mai visto ci inseguì armato di fucile. Notai subito dopo anche il Gameshark sul pavimento, e la cartuccia di pokémon argento il cui angoletto sbucava da sotto il letto. Per un motivo a me sconosciuto, il duo era stato risparmiato dall'ira del martello.

    "Stai bene?" Chiesi. Ricordo bene i brividi che percorsero la mia schiena. Era il mio fratellino. Vederlo ridotto così era terribile.

    "È stato orribile" Ricordo bene la voce tremula che riusciva quasi a farmi cedere le ginocchia. "Mio Dio. Bianco ovunque, e poi NERO..."

    Ricordo di essere corso ad abbracciarlo. E ricordo anche che le sue braccia tremanti scivolarono urtando il gameboy nella tasca del pantalone. Lui urlò, dritto nel mio orecchio, facendomi saltare e mordere la lingua. Tirò fuori dalla mia tasca il gameboy, per poi lanciarlo contro il muro. Quasi piansi alla visione dell'oggetto che si fracassava sulla parete, corsi verso quest'ultimo per racattare ogni frammento possibile. Lo schermo si era spento, ho pensato al peggio ma quando ho acceso l'interruttore, il gioco è partito normalmente. Ho aspettato lì all'angolo, guardando mio fratello.



    Il volume era acceso.

    Il tema musicale di Pokémon cominciò a suonare, e mio fratello urlò nuovamente prendendo il martello in mano. Questa volta urlai anche io, scappando dalla stanza tenendo il GBA attaccato al petto, come fosse uno scudo.

    Mio fratello è finito in un ospedale psichiatrico per due giorni. Quando andammo a visitarlo, lasciai il mio GBA a casa. Nessuno riusciva a capire il perché della sua improvvisa violenza e agitazione. Ci fu un discorso che non afferrai completamente; riguardava un qualche disturbo che il mio fratellino poteva o non poteva avere, me ne parlò mamma proprio il giorno in cui insieme a lei raccolsi da terra le cartucce scorticate. Mamma ebbe la stramba idea di controllare tutte le cartucce raccolte, in fila. Nessuna di queste riusciva più ad entrare nello slot del Gameboy, causa spigoli e sfregi... Forse, la colpa di tutta questa situazione era la mia. Non avevo fatto parola riguardo quel che era successo quando mio fratello aveva urtato il mio gameboy. Non avevo fatto parola neanche di quel terrore indescrivibile che era dipinto sul suo viso mentre dalle casse dell'apparecchio usciva il tema musicale dei Pokémon.

    Nella mia ultima visita all'ospedale, ovvero nel secondo giorno, venni lasciato da solo in stanza con lui mentre mamma parlava con i medici riguardo le precauzioni da prendere nel caso una cosa simile fosse accaduta di nuovo. Mi sedetti su una sedia vicina al letto dove era steso il mio fratellino, che puntava lo sguardo fisso al soffitto. Improvvisamente però si alzò, facendomi sobbalzare.

    "Ehi" mi disse "Angie. Vai nella mia stanza quando torni a casa."

    Non riuscivo a capire cosa intendesse, ma poi ho ricordato le uniche cose che io e mia madre non avevamo messo via... Il gameshark e Pokémon argento, sotto il suo letto.

    "Torna a casa e liberatene. Non voglio più giocare con loro, mai più."

    La sua voce era tremula e disperata... sembrava quasi un anziano sul letto di morte. Il mio povero fratellino ferito... come potevo rifiutare?

    "Promettimi che lo farai."



    "Va bene. Lo prometto."



    Quel giorno uscii da scuola ad ora tarda, e durante l'intero arco di tempo mi frullava in testa unicamente la promessa fatta. Al tempo non lo sapevo, ma quella sarebbe stata l'ultima volta che avrei preso il ruolo di Sorellona aiutandolo. Dovevo solo andare a casa e liberarmi della cartuccia... ma mentre la giornata continuava, il seme della curiosità cominciava a germogliare nella mia testa. Cosa potrà mai essere successo in quel gioco, per spaventarlo così tanto? Ero scossa, ma dovevo sapere. Dovevo.

    Tornai a casa e mi diressi spedita nella sua stanza, preparata psicologicamente ad ogni sorta di orrore che avrei trovato lì dentro. Mi abbassai, cercando Argento e Gameshark sotto il letto, inquieta ma con la promessa fatta che frullava in testa. Sotto il letto era pieno di polvere, pupazzetti Lego e giocattoli vari. Finalmente, dopo un minuto di ricerca, trovai i due oggetti che mi servivano. Insieme a loro c'erano anche dei foglietti con su scritte tutte le cheats. Tossendo a causa della polvere, riuscii con difficoltà a tirar fuori gli aggeggi e le cartacce.

    Li guardai: sembravano così innocenti, semplici giocattoli e semplici foglietti. Poggiando Argento e Gameshark a terra, diedi un'occhiata al blocchetto con su scritti i codici. Su di esso erano scritti almeno venti codici diversi, uno di questi, però, era stato scarabocchiato sopra con violenza. Questo era inquietante. Mio fratello aveva DAVVERO cercato di cancellarlo- il pennarello nero con cui aveva tentato di coprire il tutto era stato premuto con una tale violenza che tutto l'inchiostro era permeato anche nei foglietti a seguire. Ma fortunatamente, la penna lascia il segno anche se ci si passa sopra... Così presi il blocchetto, mettendolo controluce per vedere cosa c'era scritto. Il codice era un illeggibile ammasso di lettere e numeri, ma le parole affianco ad esso mi stranirono non poco.



    "Easter Egg - Neve su Monte Argento"



    Ricordo quello che disse, quando lo trovai quel giorno... Stava lì a balbettare qualcosa sul bianco, il bianco e poi il nero... intendeva forse Neve? Nonostante fossimo in pieno agosto e le temperature scendevano di millemila gradi ogni giorno, un brivido percorse la mia schiena. Avrei azzardato..?

    Presi tutto quanto e andai nella mia stanza, per poi buttare il tutto sul tappeto. Presi il mio GBA, e mi sedetti. Per qualche minuto guardai Lugia raffigurato sulla cartuccia, e più lo guardavo, più quest'ultimo sembrava terrificante... come se sorridesse, un ghigno perverso, sembrava quasi mi stesse lanciando una sfida dove avrei dovuto capire cos'era accaduto a mio fratello. Dopotutto ero una ragazzina di 14 anni. Il punto era, volevo davvero tentare la sorte e rischiare di finire come mio fratello? Guardai Lugia ancora per qualche minuto.



    Dovevo capire.

    Tolsi Oro dal mio GBA e infilai Argento. Passarono almeno 15 minuti, prima di trovare coraggio di accendere il gioco.

    Cominciò come sempre, normalissimo. Tenevo l'audio basso, spaventata da quel che sarebbe potuto uscire dalle piccole casse del Gameboy ma curiosa di cosa sarebbe accaduto. Anche la schermata iniziale procedette bene: sembrava più minacciosa del solito, anche se qualcosa mi diceva che non aveva nulla di diverso da quella che guardavo ogni giorno accendendo la console. Quanto mi avrebbe spaventato, il tutto? Me lo chiesi più volte. Sul blocchetto c'era scritto Easter Egg. Ciò stava a significare, quindi, che il codice era implementato già nel gioco?

    Finalmente arrivai al menù principale... Ancora tutto normalissimo. Il personaggio si chiamava Blake, con un pokédex praticamente completo... Però le ore di gioco erano strane. 999:99. SAPEVO che mio fratello non aveva giocato così a lungo... Io avevo raggiunto una cinquantina d'ore sul mio gioco ed ero arrivato ai Superquattro... e giocavo molto lentamente. Probabilmente le cheats avevano sfanculato i suoi dati di gioco. Beh, comunque...

    Il gioco cominciò, e la prima cosa che notai fu una schermata nera che perdurò per almeno un minuto. Impiegò parecchio prima di cambiare... e non si poteva udire alcun suono. I capelli dietro il mio collo si stavano già rizzando, ma ormai era troppo tardi per tirarmi indietro.

    Finalmente, sullo schermo comparve una mappa di gioco difficile da distinguere... Quasi sembrava lo statico di un televisore. Cosa stava succedendo? Feci qualche passo e realizzai timoroso di trovarmi proprio sul Monte Argento... quel che credevo statico, era invece una fitta bufera, neve. Quindi era qui che aveva salvato l'ultima volta. Controllai la sua squadra: un team normalissimo, se si pensava alle varie cheats utilizzate. Typhlosion, Feraligatr, Meganium, Pidgeot, Tyranitar, Lugia, tutti a livello 100 con tecniche modificate... Tipico di mio fratello. Invece, c'era qualcosa negli sprite delle creature che appariva... Strano, diverso. Erano brulle, tristi. I colori sembravano leggermente sbiaditi, e alle loro espressioni mancava il tipico vigore che hanno di solito. Pensai subito si trattasse di qualche pixel scoordinato per colpa delle hack...

    Una volta chiuso il menù, la mappa di gioco sembrava appena appena più chiara. In ogni caso, era palese che la neve cadesse giù pesante; i pixel danzavano sullo schermo così velocemente che anche vedere il personaggio di mio fratello risultava difficile. Anche per il personaggio, qualcosa non tornava. Controllando la scheda di quest'ultimo, notai che anche il suo sprite era sbiadito. In effetti, ora che ci penso, sembrava quasi assiderato.

    Il mio stomaco si contorse, cercai di scendere dalla montagna per andarmene. Come raggiungevo la fine dello schermo, spuntava una finestrella di dialogo, e finalmente si poteva udire un suono - lo sprite collidere con un muro invisibile.



    "Non posso tornare indietro adesso."



    Tutto ciò era... Disturbante. Accedetti al menù della squadra e tentai di volare via con Pidgeot.



    "Non posso volare in queste condizioni!" ovviamente riferito alla neve.



    'Fanculo', pensai, andando nell'inventario. C'era una funa di fuga, e provai ad utilizzarla.



    "Non posso più tornare indietro."



    Cosa stava succedendo? Ancora una volta tentai di discendere la montagna, e con orrore vidi che ad ogni tentativo il testo nella finestra di dialogo cambiava.





    "Non posso scappare."

    "Non posso scendere."





    "Non potrò tornare indietro, mai più."





    Quest'ultima fu come una pugnalata gelida al cuore. Non potevo andarmene dalla montagna. Dovevo scalarla. Così, cominciai a camminare verso l'entrata.

    Non incontrai alcun pokémon, però notai che la velocità del personaggio era stranamente lenta. Quel che mi straniva era la mancanza di erba alta, di allenatori, di qualsiasi cosa ad eccezione della neve bianca, che scendeva ancora lungo lo schermo rendendo difficili i movimenti.

    Più "scalavo" il monte, più la velocità dell'allenatore diminuiva. Diminuiva, e diminuiva. La tempesta di pixel sullo schermo si faceva sempre più impervia, rendendo quasi impercettibili gli elementi presenti nella mappa... In ogni caso, sembrava bastasse salire sempre più in alto per farsi strada. Raggiunsi quel che sembrava una lunga scalinata in cima allo schermo. Non ricordavo ci fosse, nella mappa originale. Come feci per salire, il piccolo sprite si bloccò.



    "Ho freddo."



    A questo punto, forti brividi mi passarono per tutto il corpo. Il suo camminare era ora diventato lento da morire, come se in qualche modo fosse ostacolato. Un gradino sulla scalinata...

    Una nuova finestra di dialogo sullo schermo.





    "Meganium è morto."





    'Ma che cazzo', pensai. I Pokémon non muoiono in questi giochi. Controllai il team, rimanendo confuso e spaventato da quel che vidi.

    Lo sprite di Meganium era adesso rimpiazzato da una X rossa. Tutti i miei altri pokémon sembravano aver subito danni ingenti, nonostante io non avessi combattuto neanche una volta. Aprii il menù dello zaino, dentro c'era solamente un revitalizzante, così provai ad usarlo.



    "È troppo tardi", venne scritto. Che diavolo di Easter Egg era, questo?



    Non c'era molto altro da fare... Tentare di scendere produceva lo stesso risultato di prima. Quindi decisi di proseguire.



    "Pidgeot è morto."



    Controllai nuovamente... come pensavo, c'era quella piccola X rossa. Stavolta decisi di controllare lo status del pokémon per vedere cosa c'era di strano... Vorrei non averlo fatto.

    Lo sprite era lacerato; alcuni pezzi mancavano. Quel che rimaneva dell'immagine era colorato con un disgustoso blu-grigio, mentre l'occhio era ridotto ad un baratro nero. Passai allo status di Meganium- stessa storia, mancava una gamba, un pezzo del collo, gran parte della testa, fatta eccezione per quell'occhio nero e morto.

    Curiosità morbosa era quella che cominciava a crearsi in me, e il percorso non deviava mai dal suo salire interminabile. Durante il tragitto, uno dopo l'altro, i Pokémon della mia squadra 'morivano' ed esaminando i loro sprite potevo rivedere le stesse condizioni dei loro predecessori. Arrivai al punto da avere solo Typhlosion. Mancava un solo gradino, da salire. Lo percorsi, preparato ad ogni orrore possibile.

    Raggiunsi la cima.

    Era deserto - Rosso non c'era.



    La neve aveva smesso di scendere.



    Al centro della mappa c'era qualcosa che sgusciava fuori dalla neve. Sembrava una pokéball. Ok, forse tutta questa merda sinistra avrebbe portato ad un'epica battaglia finale dove avrei dovuto utilizzare il pokémon nella sfera. Se l'avessi raccolta, forse Rosso sarebbe uscito fuori. Camminai fino ad essa e la esaminai, quando un brusio statico emesso dal gameboy mi fece sobbalzare.

    Quel che apparve sullo schermo era una schermata di lotta, apparve lo sprite del mio allenatore, la sua pelle tinta di blu... Contro un altro pokémon il cui sprite era lacerato.



    Era Celebi.



    Al centro del foro nero che era il suo occhio, un singolo puntino rosso bruciava come un incendio.

    Il tutto aveva dell'incredibile. Non riuscii a mandare neanche in campo il mio quasi-morto Typhlosion, poiché spettò a Celebi la parola.



    "Celebi usa Ultimocanto."



    Uno stridio uscì dalle casse del mio GBA, quasi lo feci cadere che però lo schermo divenne bianco. Una parte di me era rincuorata, probabilmente il mio Pokémon era stato mandato KO ed ora sarei stato trasportato al centro pokémon... Mi sbagliavo. Lo sprite del protagonista riapparve in quello che sembrava l'interno di una grotta; quindi adesso ero dentro il Monte Argento? Controllai la mia Scheda allenatore e quasi mi sentii male. Lo sprite era scorticato allo stesso modo dei pokémon; mancava una gamba. Era rimasto un solo occhio, nero come la pece e così dannatamente triste. Una lacrima scendeva dall'angolo di quest'ultimo. Ogni colore dello sprite era adesso rimpiazzato da quelle fastidiose ombre blu-grigie. Ogni statistica sulla scheda era ridotta a 0, fatta eccezione per le ore di gioco, che segnavano ancora 999:99.



    Tornai rapidamente alla mappa di gioco. Il piccolo sprite dell'allenatore risemblava quello sulla scheda in tutto il suo orrore; mancavano pezzi e tutto era colorato in quel modo fastidioso. Provai a fare un passo, ma venni interrotta da una nuova finestra di dialogo.



    "Fa così freddo."



    L'unica direzione in cui potevo andare era su. Continuai la camminata, che di tanto in tanto veniva interrotta da un nuovo testo che mi faceva sobbalzare il cuore.





    "Mamma..."





    "Sento così freddo..."





    "Non posso andare avanti..."





    I muri divenivano sempre più scuri man mano che camminavo, finché non divennero nero pece.

    Lì c'era un'uscita, potevo distinguerla da una striscetta bianca. Non avevo altra scelta se non attraversarla.



    Il personaggio finì dentro una stanza completamente bianca, evanescente... l'unico modo che avevo per distinguere i muri era la sottile linea grigia che faceva da sagoma. Infondo, verso la fine della stanza, vi era un altro sprite. Lo sprite di Rosso. Intatto. Sono arrivata così lontano... Dovevo farla finita. Camminai verso di lui, premendo A.





    "..."





    Una battaglia ebbe inizio.

    Lo sprite di Rosso non era deformato come era accaduto ai miei. I colori erano sempre quei blu e grigio, però era intatto. Semplicemente, sembrava... Estremamente triste. Mandò in campo il suo primo Pokémon; Venusaur. Era identico al mio... ma di livello 0, con uno spicchio di punti vita. Mandai Typhlosion, che aveva solo 6 punti vita rimanenti. Nessuno dei due pokémon emise alcun suono, una volta scesi in campo.





    "Venusaur usa scontro!"





    Non vi fu alcuna animazione, solo un singolo punto di danno alla vita del mio pokémon. Subito dopo lo sprite nemico abbandonò la schermata.





    "Venusaur è morto!"





    Non mi venne chiesto di cambiare pokémon. In compenso, ci fu quel che penso fosse un dialogo di Rosso.





    "..."





    Il suo prossimo Pokémon era Blastoise, ancor più malridotto di Venusaur. Anche lui, dopo aver eseguito scontro, è morto. Dopo ogni round c'era il solito "..." da parte del loro allenatore. Più la battaglia proseguiva, più Rosso mandava in campo Pokémon dallo sprite danneggiato; Il suo Espeon era a malapena distinguibile. Realizzai subito dopo che Rosso stava mandando pokémon con un preciso ordine, salvandone uno come ultimo...



    Pikachu entrò in campo, e credetemi se vi dico che era grottesco. Anche lui era ricolorato come se fosse assiderato. Mancava un orecchio, metà del corpo e la coda, la sua testa era- diciamo -intatta ma i suoi occhi eramo molto più grossi di come ero abituato a vederli. Sembravano finestre buie che s'affacciavano sull'inferno... Mi guardavano. Ma la cosa che più mi terrorizzò era quel suo sorriso enorme, che si estendeva fino in cima alla testa. In qualche modo la sua vita era già ridotta a 0, o almeno così sembrava.

    Le mie mani tremavano. Non avevo la possibilità di attaccare.





    "Pikachu usa Malcomune."





    "Pikachu è morto! Typhlosion è morto!"





    Tornò sullo schermo l'immagine di Rosso... Ed ora era come la mia, col suo corpo macellato al punto da sembrare una carcassa di carni... Ad eccezione per gli occhi.

    Aveva gli stessi del suo maledetto Pikachu.



    Finalmente riuscii a capire cos'era successo. Erano morti. Erano morti, e quel sottolivello del monte era l'inferno dove adesso coesistevano.





    Infine, Rosso parlò.





    "È finita."





    Lo schermo lampeggiò bianco e nero per un momento.





    " usa Destinobbligato!"





    Un orribile e tedioso stridio uscì fuori dalla Console. Lo schermo di gioco divenne bianco, era come se il gioco stesse gridando. Colta dallo spavento lo lanciai sul letto, per poi poggiarmi con la schiena contro il letto. Il suono, orribile, continuò per diversi lunghissimi minuti, mentre lo schermo rimaneva bianco.





    Poi divenne nero.





    Poi venne il silenzio.





    Ci misi un po a farlo, però riuscii ad alzarmi. Presi il Gameshark. Presi il blocchetto dei codici. Presi quel fottuto gioco posseduto. Presi tutta questa roba e la buttai nella spazzatura, che il giorno dopo sarebbe stata ritirata. Una volta rientrata in casa, non so perché lo feci ma infilai la cassetta di Giallo dentro il mio Gameboy... Penso fosse importante accertarmi che quella maledetta cosa non mi stesse perseguitando.

    La musica cominciò. Il gioco partì. Selezionai il mio Pikachu e premetti A.

    Il suo facciotto sorridente mi guardava col suo orecchio leggermente abbassato ed un grosso sorrisone di pixel. Un meraviglioso, normale sorriso. Spensi il mio Gameboy, e spesi l'ora a seguire piangendo sul pavimento.





    Io e mio fratello non abbiamo più giocato insieme a Pokémon - Lui ormai ha smesso. Io continuo a giocare i miei confortevoli giochi privi di hack.









    Quell'inverno, la neve cadde già pesante.
     
    Top
    .
  6. †he Gµi†åris†
     
    .

    User deleted


    orribile...
     
    Top
    .
5 replies since 27/5/2012, 12:24   192 views
  Share  
.